Il concetto di energia è sostanziale in Bioenergetica, tanto che essa si definisce una disciplina che studia la personalità umana dal punto di vista dei processi energetici del corpo: la quantità di energia che un individuo impiega e il modo in cui la impiega determina la sua personalità e si riflette in essa.

L’energia si muove secondo modalità di carica e scarica e la salute si può definire come una condizione di equilibrio tra carica e scarica energetica.

A grandi linee, le modalità di carica dell’energia sono la respirazione, importante area del lavoro bioenergetico, ma anche l’autoespressione, ovvero i movimento fini, la voce, l’espressione del viso, in particolare gli occhi;

le modalità cosidette di scarica sono ascrivibili alla parte inferiore del corpo, ovvero agli organi responsabili di tre funzioni importanti: movimento (piedi, gambe, bacino), sessualità e funzioni corporali di base. Poiché carica scarica funzionano come unità, la bioenergetica lavora simultaneamente su entrambi i membri dell’equazione per rilevare il livello energetico, favorire l’espressione di sè e reinstaurare nel corpo il flusso delle sensazioni.

Queste informazioni, apparentemente banali, non lo sono quando per esempio facciamo l’esperienza di scaricare la tensione con una corsa o ci rendiamo conto che con l’intestino intasato funzioniamo male e siamo di cattivo umore..
Ci servono per ridare importanza e dignità anche alla parte inferiore del corpo ovvero agli organi di scarica, soprattutto nei momenti di stress che spesso comportano una carica eccessiva.

L’accento è posto sulla respirazione, sul movimento, sulle sensazioni del corpo e sulle emozioni e, nel percorso di terapia individuale, si cerca di collegare il funzionamento energetico attuale dell’individuo con la sua storia precedente. Questo approccio combinato mette gradualmente a nudo le forze interiori (conflitti) che impediscono all’individuo di funzionare con il suo pieno potenziale energetico. Alcuni esempi: l’ira produce tensione e carica nella parte superiore, l’affetto e l’amore ammorbidiscono e pervadono pelle e occhi di un calore diffuso, la tristezza ha un aspetto liquido, come si stesse per scoppiare in lacrime…

Il corpo e il movimento rivelano nelle persone il conflitto inconscio fra i diversi aspetti della loro personalità: il conflitto più comune è quello fra i bisogni e le esigenze non realizzate da bambino e quelli dell’adulto.

L’energia di un individuo è spesso trattenuta dalle tensioni muscolari che si sono rinforzate nel tempo, che rappresentano la postura e lo ‘stare al mondo’ di ognuno di noi e che -diventate croniche- disturbano la salute emotiva, il movimento e l’espressione di sè: esse sono rappresentate dalla cosidetta “corazza caratteriale”, importante concetto introdotto da W.Reich. Essendosi originate nella primissima parte della nostra vita, non siamo consapevoli di tali contrazioni muscolari profonde (spesso riusciamo a sentire le più recenti e superficiali..che sono la punta dell’iceberg). Quelle tensioni che danno forma al nostro carattere, invece, oltre al diventare veri e propri punti dolenti, riducono la percezione globalmente e silenziosamente.

Se nell’infanzia una persona ha subito una perdita o un trauma che mina i suoi sentimenti di sicurezza e accettazione di sé, proietterà nella sua immagine del futuro l’esigenza di un rovesciamento delle esperienze del passato. Così l’individuo che da bambino fa esperienza del rifiuto si immagina il futuro come una promessa di accettazione e approvazione, la mente cerca di rovesciare la realtà sfavorevole e inaccettabile creandosi illusioni. Perde di vista la loro origine, che si situa nell’esperienza infantile, e sacrifica il presente alla loro realizzazione. Quanto più il trauma è grave tanto maggiore sarà l’investimento di energia nell’immagine o nell’illusione.
L’energia dirottata sull’illusione o sullo scopo irreale non è disponibile per la vita quotidiana, per il presente.
Alexander Lowen

Il Corpo

E’ misterioso, le capacità che possiede uno pensa di poterle esercitare, allenare, ma la verità è che ci è stato spedito da migliaia di generazioni che lo hanno reso così resistente, così versatile.
Ha una intelligenza fisica il corpo, più lo sperimenti più vedi che possiede dei margini misteriosi di adattamento, di miglioramento.
E’ una bestia antica, molto più antica di noi.
Io mi ci trovo bene, ho un buon regime di consumo e di rinnovo di energie. Ho scoperto che le energie per rinnovarsi le devi consumare completamente, tutte le volte che ti sei risparmiato, che hai conservato un po’ di energie, quella volta lì hai guastato il loro rinnovo.

Si rinnovano solo le energie interamente spese.

Erri de Luca